IMPIANTI BIOGAS DI PICCOLA TAGLIA
Cosa sono gli impianti Biogas piccola taglia?
Gli impianti Biogas a fermentazione anaerobica producono il biogas che è una miscela di gas prodotti appunto dalla fermentazione batterica in anaerobiosi di sostanze organiche. Questo processo è detto digestione anaerobica. I gas che compongono il biogas possono essere diversi e presenti in quantità variabili a seconda delle biomasse di partenza, ma sono due quelli principali:
1) Metano (CH4), di norma al 50-55%
2) Anidride carbonica (CO2), di norma al 35-40%
Come vengono realizzati gli impianti Biogas di piccola taglia ?
IRCI da anni progetta e realizza impianti biogas di piccola taglia (50-75-100-150-200-250-300 kW) da digestione anaerobica di sottoprodotti organici (es.: effluenti zootecnici, liquami, letami, scarti di macellazione, ecc.). La nostra attenzione per la realizzazione di un impianto biogas di piccola taglia (50-75-100-150-200-250-300 kW) è rivolta prevalentemente ad aziende agricole e di allevamento di piccole-medie dimensioni che desiderano trasformare i problemi tipici di un allevamento (smaltimento effluenti zootecnici) in una risorsa. Per questo motivo, basandosi su esperienze acquisite sono state sviluppate soluzioni a basso costo in grado di permettere anche a piccole realtà la realizzazione di impianti biogas di piccola taglia (50-75-100-150-200-250-300 kW).
Quali sono i benefici installando un impianto biogas di piccola taglia (50-75-100-150-200-250-300 kW) IRCI?
- Incentivazione dell’impianto biogas con tariffa omnicomprensiva garantita per 20 anni (DM 06/07/2012);
- Riduzione costi di smaltimento dei sottoprodotti;
- Ritorno dell’investimento nell’impianto biogas dai 2 ai 4 anni;
- Processo isolato dall’ambiente: l’impianto biogas non emette odori e residui;
- L’impianto biogas non produce emissioni nocive: diossine, PM10, idrocarburi policiclici aromatici (IPA);
- Non è presente né combustione né incenerimento del prodotto nell’impianto biogas;
- Affidabilità assoluta dell’impianto biogas;
- Bassi costi manutenzione dell’impianto biogas;
- Manutenzione full service dell’impianto biogas;
- Soluzioni personalizzate e chiavi in mano.
Quali biomasse possono essere utilizzate?
I sottoprodotti sono matrici organiche sia di origine vegetale che animale, che derivano da processi di produzione primaria di qualcos’altro, per esempio: i sottoprodotti caseari (siero, latticello, scotta, ecc), i sottoprodotti oleari (sansa), i sottoprodotti della produzione delle conserve (buccette di pomodoro, mosto di frutta, ecc.), i sottoprodotti della produzione vitivinicola (mosto di uva, vinacce, ecc.), i sottoprodotti dell’allevamento (liquami, letami, ecc.). Per una elencazione più esaustiva si veda la Tabella 1.A – ELENCO SOTTOPRODOTTI/RIFIUTI UTILIZZABILI NEGLI IMPIANTI A BIOMASSE E BIOGAS del Decreto ministeriale 6 luglio 2012 – Incentivi per energia da fonti rinnovabili.
È un sottoprodotto e non un rifiuto qualsiasi sostanza od oggetto che soddisfa tutte le seguenti condizioni:
a) la sostanza o l’oggetto è originato da un processo di produzione, di cui costituisce parte integrante e il cui scopo primario non è la produzione di tale sostanza
b) è certo che la sostanza o l’oggetto sarà utilizzato, nel corso dello stesso o di un successivo processo di produzione o di utilizzazione, da parte del produttore o di terzi
c) la sostanza o l’oggetto può essere utilizzato direttamente senza alcun ulteriore trattamento diverso dalla normale pratica industriale
d) l’ulteriore utilizzo è legale, ossia la sostanza o l’oggetto soddisfa, per l’utilizzo specifico, tutti i requisiti pertinenti riguardanti i prodotti e la protezione della salute e dell’ambiente e non porterà a impatti complessivi negativi sull’ambiente o la salute umana.
La normativa prevede in ogni caso di verificare la dichiarazione A.I.A. (Autorizzazione Integrata Ambientale) del produttore che ha l’obbligo di dichiarare la natura dei derivati dalla sua lavorazione in prodotti o sottoprodotti a seconda dei principi commerciali denunciati.
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Schema di impianto biogas
IMPIANTI BIOGAS: VANTAGGI
Vantaggi ecologici
Il biogas determina una riduzione sensibile dei quantitativi di inquinanti emessi in atmosfera. In particolare, si riporta un diagramma che mostra i quantitativi di CO2 evitati con un impianto di biogas per ettaro dedicato alla produzione di biomassa, in rapporto a forme diverse di bioenergia.
Il biogas permette di compensare le fluttuazioni di altre energie da fonti rinnovabili, dato che non dipende da fattori esterni come accade per gli impianti che utilizzano energia solare (fotovoltaici) ed eolica.
L‘energia elettrica può essere inserita in rete durante le ore di picco oppure può essere utilizzata per coprire il fabbisogno energetico proprio.
Vantaggi economici ed incentivi
Il biogas è incentivato con una Tariffa Omnicomprensiva rilasciata dal GSE (Gestore Servizi Elettrici).
Prorogati gli incentivi dal 1° Gennaio 2019 per gli impianti a biomassa, biogas e bioliquidi per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili!
Il testo della legge di Bilancio 2018 è stato pubblicato nella Gazzetta ufficiale il 29 dicembre 2017. Tra le modifiche introdotte dalla Camera dei Deputati e poi confermate dal Senato con l’ok definitivo alla manovra, vi è anche anche la proroga degli incentivi per conseguire gli obiettivi 2020 in materia di fonti rinnovabili, in particolare a favore degli esercenti di impianti per la produzione di energia elettrica alimentati da biomasse, biogas e bioliquidi sostenibili.
La differenza tra l’energia che viene effettivamente immessa in rete e l’energia elettrica incentivata, se positiva, è ritirata dal GSE a condizioni economiche di mercato.